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Legge 19 novembre 2021, n. 217
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica tunisina sullo sviluppo di una infrastruttura per la trasmissione elettrica
 
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica tunisina sullo sviluppo di una infrastruttura per la trasmissione elettrica finalizzata a massimizzare gli scambi di energia tra l'Europa ed il Nord Africa, fatto a Tunisi il 30 aprile 2019.

Gazzetta Ufficiale n. 302 del 21 dicembre 2021

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato:

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Promulga la seguente legge:


Art. 1

Autorizzazione alla ratifica

1. Il Presidente della Repubblica e' autorizzato a ratificare l'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica tunisina sullo sviluppo di una infrastruttura per la trasmissione elettrica finalizzata a massimizzare gli scambi di energia tra l'Europa ed il Nord Africa, fatto a Tunisi il 30 aprile 2019.



Art. 2

Ordine di esecuzione

1. Piena ed intera esecuzione e' data all'Accordo di cui all'articolo 1 a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in conformita' a quanto disposto e alle condizioni tecniche e finanziarie stabilite dall'Accordo stesso.

Art. 3

Disposizioni finanziarie

1. All'attuazione dell'Accordo di cui all'articolo 1 della presente legge provvede, in qualita' di co-promotore, Terna-Rete Elettrica Nazionale S.p.a., in misura paritetica al contributo della Societe' Tunisienne de l'Electricite' et du Gaz (STEG), a valere sulle entrate derivanti dalla tariffa di remunerazione del Piano di sviluppo della rete predisposto da TERNA, sulla base di quanto disposto all'articolo 36, comma 12, del decreto legislativo 1° giugno 2011, n. 93, stabilita e aggiornata dall'Autorita' di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) ai sensi dell'articolo 2, comma 12, lettera e), della legge 14 novembre 1995, n. 481.
2. L'attuazione dell'Accordo e' subordinata all'assicurazione di un significativo apporto finanziario della Commissione europea, tale da rendere realizzabile l'infrastruttura rispetto ai costi, compatibilmente con la regolazione di settore.
3. All'onere derivante dall'articolo 4 dell'Accordo, valutato in 1.620 euro annui ad anni alterni a decorrere dall'anno 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2021-2023, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2021, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
4. Il Ministro dell'economia e delle finanze e' autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
5. Dall'attuazione della presente legge, ad eccezione dell'onere derivante dall'articolo 4 dell'Accordo, non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Art. 4

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara' inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.
Data a Roma, addi' 19 novembre 2021

MATTARELLA

Draghi, Presidente del Consiglio dei ministri

Di Maio, Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale
Visto, il Guardasigilli: Cartabia

ACCORDO TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA TUNISINA SULLO SVILUPPO DI UNA INFRASTRUTTURA PER LA TRASMISSIONE ELETTRICA FINALIZZATA A MASSIMIZZARE GLI SCAMBI DI
ENERGIA TRA L'EUROPA E IL NORD AFRICA

Il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica Tunisina (di seguito individuati come le "Parti")
Tenendo in considerazione: a. il protocollo di Cooperazione energetica tra i due Governi,
siglato a Roma il 16 luglio 2003 avente come obiettivo il
rafforzamento degli scambi energetici tra i due Paesi; b. la Dichiarazione Congiunta tra il Ministero dello Sviluppo
Economico della Repubblica Italiana e il Ministero
dell'Industria, dell'Energia e delle Piccole e Medie Imprese
della Repubblica Tunisina, firmata a Roma l'8 Marzo 2007,
concernente la creazione di un gruppo di lavoro congiunto
istituito per esaminare lo studio di pre-fattibilita' della
centrale elettrica di El Haouaria e l'interconnessione tra le
reti elettriche italiana e tunisina; c. la Dichiarazione Congiunta tra il Ministero dello Sviluppo
Economico della Repubblica Italiana e il Ministero
dell'Industria, dell'Energia e delle Piccole e Medie Imprese
della Repubblica Tunisina, firmata a Tunisi il 29 Giugno 2007,
relativa al progetto di interconnessione dei sistemi elettrici
italiano e tunisino; d. il Memorandum d'intesa firmato a Tunisi il 29 Giugno 2007 tra
TERNA - Rete Elettrica Nazionale S.p.A. (TERNA) e la Societe'
Tunisienne de l'Electricite' et du Gaz (STEG) per la creazione di
una joint venture avente come obiettivi la realizzazione del
progetto ELMED, un progetto integrato che include un polo di
produzione elettrica in Tunisia rivolto sia al mercato interno
che a quello italiano, e di un cavo sottomarino in corrente
continua che colleghera' le reti elettriche tunisina e italiana; e. la Dichiarazione Congiunta tra il Ministero dello Sviluppo
Economico della Repubblica Italiana e il Ministero
dell'Industria, dell'Energia e delle Piccole e Medie Imprese
della Repubblica Tunisina, firmata a Tunisi il 7 Agosto 2008,
relativa al progetto di interconnessione elettrica tra Italia e
Tunisia; f. l'Accordo di Partenariato del Marzo 2009 tra TERNA e STEG,
Operatori dei Sistemi di Trasmissione (TSO) nazionali
rispettivamente dell'Italia e della Tunisia, che prevedeva tra
l'altro la costituzione di ELMED Etudes S.a,r.l., una societa' a
responsabilita' limitata a controllo congiunto avente come
obiettivo principale quello di assistere il Ministero Tunisino
dell'Industria, dell'Energia e delle Piccole e Medie Imprese
nello svolgimento delle attivita' preliminari per la costituzione
e il funzionamento del cavo sottomarino HVDC che colleghera' le
reti elettriche italiana e tunisina; g. la Decisione Congiunta del Parlamento Europeo e del Consiglio
dell'Unione Europea n. 684/2017/UE che istituisce un meccanismo
di scambio di informazioni per gli accordi intergovernativi tra
Stati membri e i Paesi terzi nel settore dell'energia, che ha
abrogato la precedente Decisione Congiunta del Parlamento Europeo
e del Consiglio dell'Unione Europea n. 994/2012/EU; h. la normativa dell'Unione Europea in materia di appalti pubblici,
in particolar le Direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE, 2014/25/UE, e
il Decreto Legislativo italiano n. 50 del 18 Aprile 2016, come
modificato dal Decreto Legislativo n. 56 del 19 Aprile 2017,
Considerato che: i. lo scenario energetico in rapida evoluzione ha fornito una nuova
motivazione per lo sviluppo di un'infrastruttura di trasmissione
elettrica volta a massimizzare gli scambi di energia tra Europa e
Nord Africa. In particolare, un nuovo progetto, denominato
"Interconnessione Italia - Tunisia" (il "Nuovo Progetto"), e'
stato sviluppato da TERNA e STEG (in seguito denominati
"Co-Promotori") in conformita' con i nuovi scenari energetici,
come indicato alla lettera k. Questo Nuovo Progetto prevede la
realizzazione di un cavo sottomarino con una capacita' di 600 MW
a 400 kV HVDC (energia elettrica in corrente continua) tra la
Tunisia e la Sicilia che consentira' all'Italia/Europa e alla
Tunisia di scambiare elettricita' nel medio e nel lungo termine
e, a piu' lungo termine, consentira' alla Tunisia di esportare
elettricita' prodotta da fonti rinnovabili anche ai Paesi del
Nord Africa. j. Il Nuovo Progetto ha ricevuto il supporto istituzionale da parte
dei Governi di Italia, Tunisia e dalla Commissione Europea
(vedasi lettera o) e p)) e da Malta (lettera del 6 Ottobre 2015
del Ministro maltese dell'Energia e della Salute al Vice
Presidente dell'Unione dell'Energia, al Commissario per l'Azione
per il clima e energia e al Ministro dello Sviluppo Economico
della Repubblica Italiana), dalla Germania (lettera del 6 Gennaio
2017 del Segretario di Stato del Ministero degli Affari Economici
e dell'Energia al Direttore Generale per l'Energia della
Commissione Europea), alla luce dei suoi benefici in termini di
integrazione del mercato, sicurezza degli approvvigionamenti,
sostenibilita' e sviluppo dei Piani Solari del Nord Africa; k. Il Nuovo Progetto, da un lato, e' stato inserito dal Governo
tunisino nel Piano Nazionale di Sviluppo 2016/2020, come progetto
nazionale prioritario e, dall'altro, dal TSO italiano nel Piano
di sviluppo della rete di trasmissione italiana; l. L'analisi costi-benefici, presente nel Piano decennale di Sviluppo
della rete (TYNDP) 2016 dell'ENTSO-E (Rete Europea degli
Operatori dei Sistemi di Trasmissione di Energia Elettrica),
evidenzia che l'interconnessione Italia - Tunisia fornisce
risultati molto positivi in tutte le dimensioni e nei diversi
scenari a medio termine e a lungo termine, fornendo significativi
benefici economici per l'Italia, la Tunisia e altri Stati membri
dell'UE. Pertanto, il nuovo progetto e' stato incluso da ENTSO-E
nell'elenco dei Progetti di Interesse Paneuropeo nell'ambito del
TYNDP 2016; m. Il Nuovo Progetto contribuira' a ridurre le limitazioni presenti e
future agli scambi elettrici con i paesi confinanti con il Nord
Italia (Francia, Svizzera, Austria e Slovenia) e consentira' di
aumentare significativamente la capacita' di trasmissione e il
suo sfruttamento, a determinate condizioni, di almeno 500 MW su
tale confine; n. Il Nuovo Progetto e' stato inserito nella terza lista dei Progetti
di Interesse Comune - PCI (Reg. UE 347/13) del 2017 e potra'
pertanto accedere ai finanziamenti del Meccanismo per Collegare
l'Europa (Connecting Europe Facility CEF) per il periodo
2018-2019; o. Il 30 Aprile 2015 il Ministro italiano dello Sviluppo Economico e
il Ministro tunisino dell'Industria, delle Miniere e dell'Energia
hanno inviato una nota al Vice Presidente della Commissione
Europea e Alto Rappresentante dell'Unione per gli Affari Esteri e
la Politica di Sicurezza, al Vice Presidente della Commissione
Europea per l'Unione dell'Energia e ai Commissari Europei per la
Politica di Vicinato e i Negoziati di Allargamento e per l'Azione
per il Clima e le Politiche Energetiche riconoscendo l'importanza
dell'"Interconnessione Italia-Tunisia" e la necessita' di un
Supporto finanziario da parte dell'UE; p. Il 21 Ottobre 2015 la lettera di risposta da parte dei Vice
Presidenti della Commissione europea e dei Commissari indirizzata
ai Ministri italiano e tunisino ha riconosciuto la rilevanza del
progetto nell'ambito della strategia dell'Unione Europea ed ha
previsto varie opzioni per il supporto finanziario dell'UE al
Nuovo Progetto; q. Il 15 Giugno 2016 la Global Infrastructure Facility (GIF) della
Banca Mondiale ha inviato una lettera ai Co-Promotori per
confermare che il Supporto nella preparazione del progetto di
interconnessione Italia-Tunisia e' pienamente preso in
considerazione dall'Unita' di Gestione della GIF; r. Il 9 Febbraio 2017 i Governi Tunisino e Italiano hanno firmato un
Memorandum d'Intesa sulla Cooperazione allo Sviluppo per il
periodo 2017-2020 fornendo al Governo tunisino risorse per
diversi progetti di sviluppo: tra questi l'Agenzia italiana per
la Cooperazione Internazionale e lo Sviluppo ha allocato, a
titolo di dono, 5 milioni di euro per finanziare studi
complementari a quelli finanziati dalla GIF (come indicato alla
lettera q); s. La realizzazione dell'infrastruttura da parte dei Co-Promotori
rimane subordinata alla concessione da parte della Commissione
Europea di significative risorse finanziarie necessarie a rendere
fattibile il progetto, nel rispetto della normativa e dei
regolamenti pertinenti (di seguito "Condizioni Finanziarie");
Hanno concordato quanto segue:


AGREEMENT
BETWEEN THE GOVERNMENT OF THE ITALIAN REPUBLIC
AND THE
GOVERNMENT OF THE TUNISIAN REPUBLIC ON THE DEVELOPMENT OF AN ELECTRICAL TRANSMISSION INFRASTRUCTURE AIMED
AT MAXIMIZING ENERGY EXCHANGES BETWEEN EUROPE AND NORTH AFRICA

Parte di provvedimento in formato grafico
https://www.gazzettaufficiale.it/do/atto/serie_generale/caricaPdf?cdimg=21G0024000200010110001&dgu=2021-12-21&art.dataPubblicazioneGazzetta=2021-12-21&art.codiceRedazionale=21G00240&art.num=1&art.tiposerie=SG

Articolo 1

1. Le Parti, avendo considerato le attivita' svolte dai Co-Promotori, anche attraverso la societa' a controllo congiunto ELMED Etudes S.a.r.l., per lo sviluppo del Nuovo progetto, riconoscono quanto segue:
a) l'Interconnessione Italia-Tunisia e' un progetto strategico volto a connettere i paesi nordafricani tra loro e con l'Europa nell'ambito dell'obiettivo di una Rete Elettrica Euro Mediterranea;
b) l'Interconnessione Italia - Tunisia realizzera' un ponte di notevole rilievo tra l'Europa e il Nord Africa nell'ambito dell'obiettivo di un Sistema di interconnessione Euro - Mediterraneo, per raggiungere l'integrazione dei mercati, ridurre i problemi di bilanciamento, incrementare la sicurezza dell'approvvigionamento e la sostenibilita', scambiare energia nel medio termine e, nel lungo termine, consentire alla Tunisia di esportare, anche nei Paesi del Nord Africa, elettricita' prodotta da da fonti di energia rinnovabile;
c) I Co-Promotori intendono sviluppare e portare a termine la costruzione ed il funzionamento dell'Interconnessione Italia-Tunisia nel rispetto della normativa e dei regolamenti italiani e tunisini che prevedono tutti i requisiti necessari per considerare il progetto come parte integrante delle Reti Nazionali di Trasmissione dalle rispettive Autorita' Nazionali Competenti;
d) I Co-Promotori intendono attuare i loro piani di sviluppo della rete, compreso, laddove necessario, le relative infrastrutture di rete e le nuove linee di interconnessione che rafforzano il confine con i paesi limitrofi, il che implica l'operativita' e il pieno utilizzo dell'Interconnessione Italia-Tunisia;
e) TERNA intende eseguire la costruzione di una nuova interconnessione elettrica tra Italia e Tunisia, come parte della Rete di Trasmissione Italiana e come stabilito nel Piano di sviluppo della rete di TERNA;
f) STEG intende eseguire la costruzione di una nuova interconnessione elettrica tra Italia e Tunisia, come parte della Rete di Trasmissione Tunisina e come stabilito nel Piano di sviluppo della rete di STEG;
g) i Co-Promotori intendono condividere in eguale misura qualsiasi finanziamento a dono assegnato al "Nuovo Progetto";
h) laddove necessario, i Co-Promotori intendono modificare le disposizioni di ogni accordo preesistente tra di loro qualora non siano conformi al presente Accordo e al Nuovo Progetto.

Articolo 2

l. Sulla base delle informazioni sopra riportate, le Parti, nel rispetto delle normative e dei regolamenti applicabili, garantiranno supporto istituzionale ai Co-Promotori per le tempestive autorizzazioni, per lo sviluppo, la costruzione e il funzionamento della nuova rete di interconnessione elettrica tra Italia e Tunisia.
2. Le Parti Supporteranno i Co-Promotori per garantire l'inserimento continuativo del Nuovo Progetto nella lista dei Progetti di Interesse Comune (PCI) secondo il Regolamento UE 347/13.
3. Le Parti riconoscono che l'attuazione dei Piani di sviluppo della rete di cui all'art. 1, lettera d), sara' volta a garantire l'utilizzo ottimale dell'interconnessione Italia-Tunisia per lo scambio di elettricita' tra Italia e Tunisia, cosi' come tra l'Italia e gli altri Stati membri della UE nonche' adeguati benefici, nel lungo termine, per i sistemi italiano e tunisino.
4. Le Parti riconoscono che l'Interconnessione Italia-Tunisia e' considerata come parte delle Reti nazionali di trasmissione dalla rispettive Autorita' competenti nazionali e di conseguenza:
a) la capacita' di trasmissione messa a disposizione dal Nuovo Progetto, al confine tra Italia e Tunisia, e le relative rendite da congestione saranno ripartite tra i Co-Promotori in proporzione ai rispettivi investimenti da destinare alla realizzazione del "Nuovo Progetto" su un principio di base del 50% - 50%;
b) la capacita' di trasmissione del "Nuovo Progetto" sara' offerta al mercato secondo regole di mercato non discriminatorie, sulla base delle disposizioni che saranno definite dalle Competenti Autorita' Nazionali.
Articolo 3

1. Le Parti riconoscono il Nuovo Progetto come una linea pubblica, che in quanto tale dovra' essere realizzata dai Co-Promotori, e che la sua realizzazione continuera' ad essere soggetta alle Condizioni Finanziarie indicate alla lettera s) del preambolo del presente Accordo.
2. A tal fine, le Parti favoriranno un dialogo istituzionale tra la Commissione Europea e le loro rispettive Autorita' Nazionali Competenti.
Articolo 4

1. Le Parti istituiranno un Comitato di Monitoraggio composto da un totale di 6 membri, 3 membri nominati rispettivamente per la parte italiana dal Ministero dello Sviluppo Economico e per la parte tunisina dal Ministero dell'Industria e delle Piccole e Medie Imprese, con lo scopo di promuovere tutte le misure necessarie per raggiungere gli obiettivi del presente Accordo, monitorare e valutare l'attuazione del "Nuovo Progetto". Il Comitato di Monitoraggio sara' coadiuvato, come Segretariato operativo, dalla Elmed Etudes S.a.r.l.. Il Comitato di Monitoraggio, entro due mesi dall'entrata in vigore del presente Accordo, presentera' al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero tunisino dell'Industria e delle Piccole e Medie Imprese un piano di lavoro complessivo da approvare. Un rappresentante di ciascun Co-Promotore sara' invitato a partecipare al Comitato di Monitoraggio. Il Comitato di Monitoraggio sara' convocato ogni sei mesi, anche in video conferenza, al fine di verificare l'attuazione del piano di lavoro e, in caso di eventuali ritardi, porre in essere le opportune misure correttive.

Articolo 5

1. Qualsiasi controversia derivante dall'interpretazione e/o applicazione del presente Accordo sara' risolta mediante consultazioni dirette e negoziazioni tra le Parti attraverso i canali diplomatici.

Articolo 6

1. Il presente Accordo entrera' in vigore alla data di ricezione dell'ultima notifica scritta con cui le Parti si informano vicendevolmente, attraverso i canali diplomatici, che le rispettive condizioni giuridiche nazionali per l'entrata in vigore dell'Accordo sono state adempiute.
2. Il presente Accordo rimarra' in vigore per quattro (4) anni (la "durata"), a meno che una delle Parti non notifichi all'altra per iscritto e tramite i canali diplomatici la sua intenzione di recedere dall'Accordo almeno sei (6) mesi prima della scadenza del termine. In tal caso, l'Accordo cessera' di avere effetto dopo sei (6) mesi dalla data di ricezione della richiesta di recesso.
3. La risoluzione del presente Accordo non pregiudichera' i progetti o qualsiasi altra attivita' e/o collaborazione gia' conclusi, avviati o in corso di svolgimento che non siano stati completati prima della scadenza.
4. Le Parti possono modificare o integrare il presente Accordo previo reciproco consenso scritto. Le modifiche e le integrazioni concordate entreranno in vigore secondo la medesima procedura indicata al paragrafo 1 del presente articolo.
5. II presente Accordo sara' attuato in conformita' con la normativa nazionale di ciascuna Parte e, per l'Italia, nel rispetto degli obblighi derivanti dalla sua appartenenza all'Unione Europea.
6. Considerato che il presente Accordo riguarda un'infrastruttura elettrica, esso sara' immediatamente trasmesso alla Commissione Europea dopo la sua adozione.
7. Il presente Accordo sara' emendato qualora intervengano modifiche alla legislazione e alle Direttive dell'Unione europea concernenti le infrastrutture di trasmissione elettrica.
Firmato a Tunisi il 30 Aprile 2019 in due originali in lingua inglese, entrambi i testi facenti egualmente fede.

Per il Governo della Per il Governo della Repubblica italiana Repubblica italiana
SLIM FERIANI LUIGI DI MAIO

Ministro dell'Industria Ministro dello Sviluppo e delle Piccole e Economico, del Lavoro e Medie imprese Politiche Sociali


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