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NORMATIVA
Normativa nazionale - Circolari - Scuola, formazione e università

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Circolare del Ministero dell'Istruzione 10.02.2009 n. 16
Libri di testo per l'anno scolastico 2009/2010
 

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per l’Istruzione-Direzione Generale per gli Ordinamenti del Sistema Nazionale di Istruzione e per l’Autonomia Scolastica


Roma, 10 febbraio 2009

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
Al Sovrintendente Scolastico della Provincia di BOLZANO
All'Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca BOLZANO
All'Intendente Scolastico per la scuola località ladine BOLZANO
Al Sovrintendente Scolastico della Provincia di TRENTO
Al Sovrintendente agli Studi della Valle d'Aosta AOSTA
e, p.c.
All'Assessore alla P.I. Regione Siciliana PALERMO
All'Assessore alla P.I. Regione autonoma Valle d'Aosta AOSTA
Al Presidente della Giunta Provinciale di BOLZANO
Al Presidente della Giunta Provinciale di TRENTO
All'Associazione Italiana Editori A.I.E.
All'ANARPE


Oggetto: Adozione dei libri di testo per l'anno scolastico 2009/2010.


Lo sviluppo dei livelli di apprendimento degli studenti è oggi un obiettivo prioritario, condiviso dalle scuole come dalle famiglie, teso ad assicurare al Paese una scuola all'altezza delle sfide che le nuove generazioni sono chiamate ad affrontare. Le conoscenze, le competenze, in una parola, la cultura sono il patrimonio di pregio su cui costruire il futuro. In questa ottica è indispensabile che ogni aspetto del complesso funzionamento del sistema scolastico risponda a rigorosi criteri di efficienza e di efficacia.
Non ci sono perciò variabili indipendenti rispetto al traguardo della qualità degli apprendimenti.
Recenti provvedimenti legislativi hanno introdotto significative innovazioni in materia di testi scolastici per le scuole di ogni ordine e grado. L'intento è quello di garantire, in continuità con la tradizione italiana di una editoria scolastica di indubbio livello, l'effettiva valenza dei libri di testo quali strumenti funzionali al conseguimento degli obiettivi didattici e formativi della moderna scuola.
La varietà diversificata dell'offerta editoriale, oggi consentita anche dalle tecnologie disponibili, e il raccordo stretto, imposto da ragioni di efficienza, tra funzionalità e costi facilitano scelte migliorative, già in parte anticipate dalle buone pratiche didattiche. Si tratta di opzioni impegnative che mirano ad armonizzare le proposte degli insegnanti, le scelte delle scuole, la fruizione da parte degli studenti, la collaborazione dei genitori e, allo stesso tempo, a favorire le condizioni per un'offerta, ricca, pluralistica e in continuo sviluppo, di proposte editoriali.
Il quadro normativo e funzionale è oggi così caratterizzato.
1. Come previsto dall'art 15 della legge 133/2008 il decreto ministeriale di prossima emanazione definisce i prezzi di copertina dei libri di testo della scuola primaria, i tetti di spesa per la dotazione libraria della scuola secondaria di primo grado e di secondo grado, le caratteristiche tecniche dei libri di testo nella versione a stampa e le caratteristiche tecnologiche dei libri di testo nella versione on line e nella versione mista.
2. L'articolo 64 della legge 133/2008 prevede la ridefinizione dei curricoli vigenti in ogni ordine di scuola e una conseguente razionalizzazione dei piani di studio nonché dei piani orari (con particolare riferimento agli istituti tecnici e professionali), una rimodulazione dell’attuale organizzazione didattica della scuola primaria.
La revisione delle ore settimanali d’insegnamento e l’obiettivo dell’acquisizione di competenze da parte degli alunni comportano nuove strategie didattiche ed un coerente dimensionamento dei contenuti dei testi scolastici.
3. Nell'ambito della progettualità di ogni scuola e della discrezionalità professionale degli insegnanti, esplicitamente riaffermati nel DPR 275/1999, l'uso dei testi scolastici centrati sui nuclei essenziali delle varie discipline di studio è accompagnato dal ricorso alle diverse risorse strumentali: da quelle digitali o disponibili sulla rete internet a quelle offerte dalle biblioteche scolastiche, recentemente arricchite grazie al Progetto "Amico libro”.
4. I vincoli posti dall'art. 5 della legge n. 169/2008 rafforzano, infine, l'esigenza di libri di testo che privilegino i contenuti principali e determinanti di ogni disciplina, rimandando alla quotidiana azione dei docenti le integrazioni e i completamenti di volta in volta necessari, anche mediante le appendici di aggiornamento separatamente disponibili.
Le nuove disposizioni legislative riguardanti i libri di testo offrono l’occasione per una educazione costante alla legalità nell’uso delle nuove tecnologie e dei contenuti che esse rendono accessibili, nel rispetto del diritto d’autore in cui si materializza il valore del lavoro intellettuale.
Con la presente circolare si richiamano le funzioni dei libri di testo (1), se ne indicano le tipologie in un’ottica di diversificazione delle proposte editoriali (2), se ne precisano modalità e tempi di adozione (3), si richiamano le soluzioni organizzative previste dalla normativa (4), si definiscono le misure e gli aspetti di natura finanziaria (5) nonché gli interventi di vigilanza e di monitoraggio (6).


1. Le funzioni dei libri di testo


Tra gli strumenti utilizzati nell'attività didattica, i libri di testo assumono un’importanza primaria poiché accompagnano i percorsi di apprendimento dei singoli studenti e contribuiscono ad assicurare sistematicità e coerenza nell'insegnamento. Proponendo i contenuti fondamentali delle singole discipline offrono un'utile base di partenza da cui muovere sia per sviluppare al meglio le potenzialità dell'insegnamento, sia per assicurare la crescita dei livelli di apprendimento.
Per gli studenti, infatti, i libri di testo sono strumenti per la riflessione, l’approfondimento dei contenuti conoscitivi proposti e lo studio individuale; allo stesso tempo compongono una dotazione personale la cui utilità può prolungarsi al di là della vita scolastica. Per i docenti sono uno degli strumenti che possono essere utilmente inseriti nella programmazione e nella organizzazione flessibile dei percorsi didattici.
D'altra parte è un fatto oggettivo e non trascurabile che i fruitori dei libri di testo siano oggi sempre di più chiamati ad interagire con nuove tecnologie di supporto all'apprendimento. È
chiaro infatti che i nuovi strumenti, senza sminuire la funzione del tradizionale volume cartaceo, possono tuttavia integrarla in un processo di sinergia virtuosa: tanto più che si tratta di strumenti con i quali le nuove generazioni hanno un crescente rapporto di familiarità o addirittura di empatia.
Si ricorda che - in attuazione dell’art. 1, comma 633 della legge finanziaria 2007 - è in corso un consistente investimento per dotare le scuole di ogni ordine e grado delle innovazioni tecnologiche necessarie al migliore supporto della didattica. Le istituzioni scolastiche potranno così più agevolmente intensificare lo sviluppo di contenuti didattici digitali e fruirne in rete.
Sono infine ormai sempre più diffuse presso le istituzioni scolastiche le buone pratiche di offrire nei propri siti ufficiali appositi spazi nei quali i docenti mettono a disposizione degli allievi testi di riferimento, dispense, commenti, questionari ecc. (oltre l’80% delle scuole utilizza, occasionalmente o sistematicamente, il collegamento alla rete internet per la didattica).


2. Le tipologie dei libri di testo


Lo sviluppo incessante e progressivo delle tecnologie investe oggi tutti gli aspetti della vita sociale e produttiva e va modificando i processi di costruzione e di trasmissione della conoscenza. La scuola, che è il luogo privilegiato per un insegnamento connesso alla memoria come all'innovazione, non può non far interagire in modo dinamico il proprio tradizionale patrimonio di strumenti con quelli – sempre più diffusi e in continua evoluzione - offerti dalle nuove tecnologie.
L’articolo 15 della legge 133/2008 prevede infatti che i libri di testo siano prodotti nella versione a stampa, on line scaricabile da internet e mista.
Per gli studenti con disabilità sono previsti libri di testo e strumenti rispondenti alle specifiche esigenze, sia sotto forma di testi trascritti in Braille per allievi non vedenti o con caratteri ingranditi per allievi ipovedenti, sia in forma digitale con prodotti che rispettino i requisiti previsti dalla normativa vigente ed in particolare il DPCM 30 aprile 2008 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12 giugno 2008), concernente le "Regole tecniche disciplinanti l'accessibilità agli strumenti didattici e formativi a favore degli alunni disabili”.


3. La scelta e l’adozione dei libri di testo


3.1. Criteri generali


a) Le adozioni dei libri di testo devono essere coerenti con gli obiettivi generali previsti dall’ordinamento e con le finalità educative del Piano dell’Offerta Formativa (POF)
dell'istituzione scolastica in cui il docente presta servizio. Le adozioni costituiscono, non a caso, nell'esercizio responsabile e consapevole dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, un momento molto importante che impegna sia la professionalità dei singoli insegnanti, sia il ruolo del consiglio di classe e del collegio dei docenti, sia l’azione di coordinamento del dirigente scolastico. Vanno anche considerate parte di una strategia di medio e lungo periodo, in relazione alle ripercussioni che le scelte producono negli anni.
b) Le adozioni chiamano in causa per livelli diversi di responsabilità tra di loro collegati, il docente proponente e il consiglio di classe, il collegio dei docenti, il dirigente scolastico e il consiglio di istituto, nel contesto della piena collaborazione tra docenti, genitori e studenti.
c) Gli studenti sono i naturali destinatari delle scelte operate con l'adozione dei libri di testo; da qui la necessità di porre una particolare cura nell'individuare libri di testo non tanto in termini di onnicomprensività disciplinare, quanto piuttosto per valorizzare le potenzialità e le attitudini degli allievi. Per far ciò occorre avere un occhio di riguardo verso i loro reali bisogni, i loro valori ed i loro interessi; in genere - come è noto ai docenti - si tratta di bisogni orientativi, più che di bisogni contenutistici e nozionistici; ed è appunto a questo livello che si realizza la promozione di azioni adeguate che prescindono dai libri di testo.
d) Le adozioni non esauriscono i propri effetti all'interno della scuola poiché hanno anche una ricaduta non indifferente sulle famiglie. Nella scuola secondaria, infatti, chi effettua la scelta del libro di testo, cioè il docente, non coincide con l'acquirente che ne sopporta il relativo costo.
e) Le adozioni vanno effettuate, in termini di praticabilità, considerando il livello tecnologico delle scuole, cioè le dotazioni disponibili, la specifica preparazione degli insegnanti, gli eventuali costi aggiuntivi dei servizi in rete. In ogni caso, va però tenuta ben presente la transizione in corso verso la diversificazione delle proposte editoriali e l'articolazione degli ambienti di apprendimento.
f) Le adozioni, grazie ai nuovi strumenti sopra ricordati, possono, infine, consentire di affrontare la questione a lungo irrisolta del peso eccessivo dei libri di testo, tanto più se vengono accompagnate da adeguate misure logistiche quali, ad esempio, la possibilità di lasciare i libri, o almeno una parte di essi, a scuola.


3.2 Le procedure per l'adozione


Nella fase preliminare delle adozioni è necessario che le scuole prevedano modalità specifiche di analisi e di valutazione dei contenuti e della qualità dei libri di testo proposti dall’editoria. I docenti possono accedere al catalogo AIE delle opere scolastiche (www adozioniaie.it) che contiene dati e informazioni riguardanti tutti i libri di testo adottabili in commercio (autore, titolo, sottotitolo, numero pagine, prezzo, codice ISBN, anno di produzione, editore).
Per la scuola secondaria una buona adozione è il frutto di un ponderato equilibrio tra la qualità dei libri di testo e il loro costo. I docenti sono tenuti comunque a porre attenzione, per quanto possibile, anche al contenimento del peso dei libri.
Al fine di agevolare il rispetto dei tetti di spesa, i docenti verificano con i colleghi della stessa classe se l’ammontare della spesa complessiva è compatibile con il tetto, apportando le opportune modifiche in modo collegiale all’interno del consiglio di classe.
Gli insegnanti attualmente impegnati nelle classi quinte della scuola primaria hanno cura di proporre al collegio dei docenti la scelta dei libri di testo per le classi I, II, III, mentre gli insegnanti impegnati nelle classi terze, i libri di testo per le classi IV e V. In ugual misura nella scuola secondaria la scelta sarà effettuata dai docenti delle classi terminali.


3.3 I vincoli


Le adozioni secondo i criteri e le procedure sopra indicate devono rispettare i seguenti vincoli, oltre i tetti di spesa di cui si dirà più oltre:
a) la cadenza pluriennale (ogni cinque anni per la scuola primaria e ogni sei per la scuola secondaria di I e di II grado) per l'adozione dei libri di testo;
b) la non modificabilità delle scelte da parte degli insegnanti e della scuola nell'arco dei due periodi previsti;
c) la restrizione della scelta ai libri di testo a stampa per i quali l'editore si sia impegnato a mantenere invariato il contenuto per un quinquennio, fatta salva la possibilità per l’editore di trasformare il medesimo libro di testo nella versione on line scaricabile da internet o mista. Il vincolo della non modificabilità del libro di testo da parte dell’editore per il periodo indicato non può avere decorrenza anteriore alla data di emanazione della legge 30 ottobre 2008, n. 169.
d) la progressiva transizione ai libri di testo on line o in versione mista a partire dalle adozioni relative all'anno scolastico 2009/2010 in relazione alla disponibilità di proposte editoriali. A partire dall’anno scolastico 2011-2012, il collegio dei docenti adotta esclusivamente libri utilizzabili nelle versioni on line scaricabili da internet o mista.
I vincoli indicati si applicano per le nuove adozioni di libri di testo per l'anno scolastico 2009-2010, non per le conferme.
L’assegnazione di altro docente nella classe, a decorrere dal 1° settembre 2009, non consente in alcun modo una diversa scelta di libri di testo già effettuata. In proposito, il dirigente scolastico è tenuto ad esercitare una scrupolosa vigilanza sul rispetto di tale divieto.
Per le prime tre classi della scuola primaria, le istituzioni scolastiche valuteranno l'opportunità e la praticabilità della progressiva introduzione di libri di testo in versione on line o mista. A tale proposito, è opportuno considerare che - come sottolineano autorevoli studi - il rapporto con la realtà e l'approccio alla conoscenza dei cosiddetti "nativi digitali", ovvero i nostri piccoli e grandi studenti, sono ormai significativamente diversi da quelli dei "figli di Gutenberg". È questo un dato di novità assoluta difficilmente ignorabile e con il quale la scuola e i processi di insegnamento/apprendimento che in essa si attuano dovranno progressivamente misurarsi.


3.4 I tempi


Le adozioni dei testi scolastici sono deliberate dal collegio dei docenti entro il 15 aprile 2009 per le classi di scuola secondaria di I grado e entro la seconda decade di maggio per tutte le classi di scuola primaria e secondaria di II grado (superiore).
Per tutte le classi in cui sono presenti alunni con disabilità visiva le adozioni vanno invece effettuate entro il 31 marzo 2009.


3.5 La pubblicità delle adozioni


Le istituzioni scolastiche affiggono all'albo dell'istituto nonché, qualora ne dispongano, nel proprio sito web, l'elenco dei libri di testo adottati, distinguendo i testi obbligatori di ogni singola classe/sezione da quelli consigliati, mettendo in evidenza che, per questi ultimi, l’eventuale acquisto non costituisce un obbligo, ma rientra esclusivamente nella libera scelta delle famiglie e degli studenti. Qualora la scuola non abbia attivato alcun sito web, l’elenco delle adozioni deve essere immediatamente fatto pervenire all’Ufficio Scolastico Provinciale.
Le adozioni effettuate devono essere comunicate a questo Ministero, sulla base di specifiche istruzioni che saranno tempestivamente impartite, tenendo presente che viene messo a disposizione delle istituzioni scolastiche un prospetto, da utilizzare ai fini della comunicazione dei testi adottati.


4. Modalità organizzative


La soluzione più frequentemente adottata per mettere a disposizione dei singoli studenti il o i libri di testo è l’acquisizione diretta da parte delle famiglie, sia attraverso specifiche cedole librarie per la scuola primaria, sia attraverso l'acquisto diretto in libreria per la scuola secondaria.
Nell'ambito della propria autonomia le istituzioni scolastiche possono concedere, in relazione ai fondi resi disponibili, in comodato d'uso gratuito i libri di testo agli studenti. È
una formula adottata da tempo in alcune scuole, spesso in collaborazione con gli enti locali, che si è rivelata utile a fronte di particolari esigenze economiche delle famiglie.
Una ulteriore modalità riguarda il noleggio di libri di testo agli studenti da parte di istituzioni scolastiche, reti di scuole e associazioni dei genitori. A tal fine, si richiamano le istruzioni già fornite con nota circolare prot. n. 7919 del 24 luglio 2007, sulla salvaguardia del diritto d’autore, mediante apposita autorizzazione da parte dell’avente diritto per i libri di testo noleggiati. Il noleggio consente, come è ovvio, di limitare la spesa delle famiglie per la dotazione libraria necessaria.
Per la fruizione di libri di testo parzialmente o totalmente on line, come per le risorse digitali in generale, le scuole, i docenti e gli studenti, possono organizzarsi secondo modelli, già noti alla scuola, di partecipazione e condivisione di risorse, quali le reti telematiche e altri sistemi interattivi e dinamici, purché compatibili con la normativa vigente (legge sul diritto d’autore 22 aprile 1941 n. 633 e successive modificazioni).


5. Aspetti finanziari


Nell'attuale situazione le misure di ordine finanziario a sostegno del diritto allo studio sono differenziate tra le scuole primarie e le scuole secondarie; esse sono volte alla gratuità totale (5.1), al contenimento delle spese per le famiglie (5.2) e alla gratuità parziale dei libri di testo (5.3).


5.1 Dotazioni librarie gratuite per la scuola primaria


La dotazione libraria della scuola primaria viene fornita gratuitamente a tutti gli alunni attraverso la consegna di cedole librarie ed è configurata come segue: nella prima classe è previsto il libro della prima classe e il libro di lingua inglese; nella seconda classe e nella terza il Sussidiario e il libro di lingua inglese; nella quarta e quinta classe il Sussidiario dei linguaggi, il Sussidiario delle discipline e il libro di lingua inglese. Quanto all’insegnamento della religione cattolica, per gli alunni che intendano avvalersene, i libri di testo gratuiti per la scuola primaria sono rispettivamente per le classi I, II, III (volume 1°), per le classi IV e V (volume 2°).


5.2 Contenimento delle spese nella scuola secondaria


Il decreto ministeriale di prossima emanazione definisce, oltre alle caratteristiche tecniche e tecnologiche dei libri di testo, i tetti di spesa per ciascuna classe di scuola secondaria di primo grado e per ciascuna classe e tipo di scuola secondaria di secondo grado, con l'intento precipuo di regolare l’onere di spesa che le famiglie devono sostenere. I collegi dei docenti devono pertanto contenere il costo dell’intera dotazione libraria entro il previsto tetto di spesa.
All’interno di una equilibrata programmazione didattica va attentamente valutata la distinzione tra testi obbligatori e testi consigliati considerando che, come è noto, soltanto i primi concorrono alla determinazione dei tetti di spesa. Per i testi consigliati si raccomanda un’adeguata valutazione sulla opportunità della scelta e dei conseguenti costi che possono gravare a carico delle famiglie; è da evitare in ogni modo di veicolare attraverso tali testi consigliati contenuti fondamentali che finiscono per rendere di fatto obbligato l’acquisto.
In ogni caso, al fine di limitare l’onere di spesa per le famiglie, le istituzioni scolastiche avranno cura di dotare le biblioteche scolastiche dei testi consigliati adottati dal collegio dei docenti, mettendoli a disposizione degli alunni richiedenti.


5.3 Misure per la gratuità parziale nella scuola secondaria di primo grado e nel biennio


Gli alunni frequentanti la scuola secondaria di primo grado e le prime due classi della scuola secondaria di secondo grado, appartenenti a famiglie meno abbienti, hanno titolo a richiedere, come previsto dalla legge 23 dicembre 1998, n. 448, "Misure di finanza pubblica per la stabilizzazione e lo sviluppo” (articolo 27) e dal successivo DPCM 5 agosto 1999, n 320, modificato ed integrato dal DPCM 4 luglio 2000, n. 226, il rimborso parziale della spesa sostenuta per l'acquisto dei libri di testo.
Per il rimborso parziale di cui trattasi si fa riferimento al d.lvo 31 marzo 1998, n. 109 e successive integrazioni e modifiche, concernente i criteri unificati di valutazione della situazione economica dei soggetti richiedenti prestazioni sociali agevolate e al DPCM 18 maggio 2001, con il quale sono stati approvati i modelli-tipo della dichiarazione sostitutiva e dell’attestazione, producendo la relativa istanza secondo le modalità definite da parte delle singole amministrazioni locali.
A tal fine, le risorse finanziarie disponibili sono quelle previste dal decreto dipartimentale 29 luglio 2008 (€ 103.291.000) riguardante la fornitura gratuita o semi gratuita dei libri di testo e al decreto dipartimentale 30 luglio 2008 (€ 154.937.070), sulla erogazione di borse di studio in favore degli alunni in adempimento dell'obbligo scolastico Entrambi i decreti sono stati pubblicati sulla G.U. n. 184 del 7 agosto 2008 e sono reperibili sul sito del MIUR.


6. Vigilanza, monitoraggio e sviluppo


Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado i dirigenti scolastici sono tenuti ad assicurare la loro personale vigilanza, affinché le adozioni deliberate dal collegio dei docenti vengano assunte nel rispetto delle disposizioni che precedono.
I direttori degli Uffici Scolastici Regionali verificano il rispetto dei limiti di spesa e delle disposizioni contenute al punto 5.2.
A tale specifico riguardo, si richiama l'attenzione dei dirigenti scolastici sulla personale responsabilità connessa con la vigilanza nella determinazione degli atti nel rispetto dei vincoli posti dalle disposizioni emanate, secondo quanto previsto dall'articolo 21 del decreto legislativo n. 165/2001 e successive modifiche e integrazioni.
L'INVALSI (Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) nell'analisi di sistema potrà considerare l'impatto delle scelte innovative che si vanno compiendo sulla funzionalità delle scuole e sulla qualità degli apprendimenti.
L'ANSAS (Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica) potrà curare un Rapporto annuale sulla prima esperienza di adozione di libri di testo non solo nella versione a stampa.
La Direzione Generale per gli Studi e la Programmazione e per i Sistemi Informativi assicura il necessario supporto al processo, promuovendo specifiche iniziative di innovazione tecnologica nelle scuole, volte in particolare alla sperimentazione di percorsi didattici che si avvalgano di soluzioni digitali.
Il Direttore Generale
Mario G. Dutto



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